Negli ultimi anni alcune comunità di ex malati di cancro hanno rivendicato il diritto ad essere dimenticati come pazienti invocando il “diritto all’oblio”, inteso come il diritto a non rivelare, in specifici contesti, la propria patologia pregressa dopo che sia decorso un ragionevole lasso di tempo dalla conclusione della terapia.
Ma cos’è esattamente il diritto all’oblio e come viene applicato in campo sanitario? La pretesa di non dichiarare od omettere informazioni sulla propria storia clinica coincide, totalmente o parzialmente, con il diritto di chiedere la cancellazione dei dati personali previsto dalla normativa europea sulla privacy? Il “diritto all’oblio” ai sensi del GDPR può essere usato come grimaldello per non dichiarare i propri dati sanitari?
Verranno esaminate due diverse questioni: la prima, relativa al “diritto ad essere dimenticati come pazienti” e il suo rapporto con l’art. 17 del GDPR; la seconda, relativa alla dimensione del diritto all’oblio inteso come diritto alla cancellazione dei dati personali in ambito sanitario.
N. 11 11.12.2024
Il Garante per la protezione dei dati personali sanziona l’INPS: diffusi i dati personali in un concorso pubblico. Per Wednesdays are GDPR un’analisi del provvedimento dell’Autorità